La Fattoria
La Presura è la prima azienda agricola ad aprire i “cancelli” alle dolci colline del Chianti Classico, dove la perfetta armonia dei declivi, dei colli e dei panorami fanno di questa terra un luogo di semplice ma incredibile fascino.
LA PRESURA
Fattoria nel Chianti
Situata ad un’altitudine di circa 300 mt la tenuta si estende per 35 ettari, di cui 9 sono destinati a vigneto, 7 ad uliveto e la parte restante, con l’ottica di preservare la biodiversità tipica della zona, è stata lasciata a bosco e vi si trovano molte delle specie arboree tipiche delle nostre zone centrali della Toscana.
La Nostra Storia
dal 1849
Nella seconda metà dell’800, la famiglia Bucciolini, oltre che esercitare la professione notarile, aveva anche una vetreria propria nel centro di Firenze, dove nacque l’invenzione della stampa fotografica su vetro. Un giorno, per un errore nell’ordine di silicio, materia prima per lavorare il vetro, ne ricevettero una quantità sproporzionata rispetto alla loro effettiva necessità. La famiglia dovette fare fronte al pagamento indebitandosi.
Proprio in quel periodo iniziarono le guerre napoleoniche e le frontiere tra in paesi furono chiuse. Fu così che il prezzo del silicio crebbe moltissimo, così la famiglia Bucciolini lo vendette e con i soldi guadagnati poté acquistare la tenuta, su cui poi intervenne, frazionandola in poderi con annesse abitazioni coloniche e alla villa padronale fu attribuito il nome “La Presura”. Il nome deriva da una pianta un tempo molto comune nella zona, simile al cardo, che serviva ai pastori per fare accagliare il latte per produrre il formaggio pecorino, molto più digeribile del caglio animale.
E’ così che la famiglia Bucciolini dà inizio alla sua attività agricola a cui si dedica con grande passione e dedizione producendo vino dal 1849.
La Nostra Filosofia
Tra tradizione e innovazione
Federico, richiamato anche lui dall’amore per i sapori e i profumi toscani, legati alla famiglia, alla storia e alla terra, nel 2000 prende in mano l’azienda familiare, ristrutturando le cantine, dotandole delle più sofisticate tecnologie, con il sogno di produrre un vino sempre di maggiore qualità, che sia espressione del connubio perfetto tra moderne tecnologie e antiche tradizioni note in tutto il mondo.
“Il nostro obiettivo è fare grandi vini pur essendo una piccola realtà”. Essere piccoli, infatti, secondo lui, permette un’attenzione particolare ad ogni fase del processo di vinificazione: da una corretta potatura delle viti, a un controllo mirato e tempestivo delle malattie, alla scelta del periodo migliore per la vendemmia con un’accurata selezione delle uve, fino ai processi che avvengono in cantina.
I Vigneti e le Cantine
Un magnifico terroir…
I vigneti si trovano sul terreno più vocato della tenuta e con le migliori caratteristiche microclimatiche. La perfetta esposizione dei terreni permette all’uva di godere del caldo estivo e primaverile e della leggera brezza che la mantiene asciutta. La giusta escursione termica contribuisce ad arricchire il vino di meravigliosi profumi.
I vitigni presenti sono quasi esclusivamente a bacca nera, tra i quali primeggia ovviamente il Sangiovese, accompagnato da altre varietà tra le quali il Merlot e il Cabernet.
Le perfette condizioni pedo-climatiche, associate a tecniche colturali finalizzate all’ottenimento del miglior stato fito-sanitario delle uve e alla limitata resa produttiva per ettaro, permettono di ottenere vini di pregio e valore, quale massima espressione del binomio vitigno-terroir.
I vitigni sono coltivati secondo criteri di sostenibilità, impiegando concimazioni di tipo organico e tecniche agronomiche che rispettano l’ambiente ed il suo equilibrio.
La Vendemmia
Dalla raccolta alla meraviglia
La posizione della Villa padronale al centro della proprietà permette all’uva di raggiungere la cantina in pochi minuti per essere delicatamente ammostata e messa a fermentare in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata.
Qui il vino sosta per i suoi primi mesi di vita. Terminata la fermentazione malolattica, il vino destinato alla maturazione viene trasferito nelle cantine interrate, dove il vino riposa sia in botti di Rovere di media grandezza che in barrique di Rovere francese, al riparo da sbalzi termici. Il tempo di maturazione in legno va da un minimo di 4 mesi ad un massimo di 22. L’antica cantina, in roccia viva, per la sua struttura rispettosa dei canoni tradizionali, offre le condizioni ideali per la maturazione dei vini in modo del tutto naturale, non essendo presente nessun controllo della temperatura e dell’umidità, che si mantengono costanti durante tutto l’anno.
L’affinamento prosegue in bottiglia per almeno 3 mesi.
Durante tutto il processo di vinificazione, di maturazione e affinamento, seguito dal nostro enologo Giovanni Cappelli che collabora con noi ormai da molti anni, i vini sono sottoposti a continui ed accurati esami di laboratorio e di controllo qualitativo.